lunedì 30 settembre 2013

LA MIA POESIA


Son lacrime d’inchiostro inascoltate,
d’intenti sovrassature le rime
che quel significato flette e opprime,
lanciate nella rete e abbandonate.
Grafelli di parole consumate,
surrogato d’un’arte più sublime
che mai purtroppo l’ho sentita affine
malgrado le sue opere ammirate.
Empito d’espressione rivelata
nato come d’incanto dal profondo.
Umana voce di natura la poesia,
bozzetti della vita questa mia.
Stralci del tempo che ho passato al mondo,
vision che lascio ai posteri immutata.
Addì trenta settembre pubblicata.
Cosa ci ha di speciale dirai tu?
Che m’ha gettato addosso un anno in più.

1 commento:

  1. Ringrazia, perché è meglio averli ed invecchiare, piuttosto di non arrivarci alla tua età.

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