lunedì 29 settembre 2014

RIVANGANDO


Oggi basta la pelle per fermare il sole
di settembre, che più non brucia
della vanga che stilla il mio sudore.
E mentre nell’orto dolcemente
l’affondo, … vangherà anche lui?
chiedo alla terra scura con ardore,
ora ch’è diventato il Presidente?
Lui, che già allora s’era messo in vista
per la faconda capacità dello stratega,
per come tra i compagni ragazzini
spandeva il verbo egualitarista.
Rivango, ma la zolla se ne frega.


lunedì 22 settembre 2014

LA CATTIVERIA



E tu,
dall’aspetto insignificante
torturatore di formiche,
tu, che la grassa nonna
ingolfava di merende
tra un vespro e un miserere
facesti il tuo dovere,
chiamandomi verso
l’immonda trappola
grondante di veleno.
Quel giorno di sereno
ilari guardavate,
l’agape familiare
dalle bocche spalancate
stipata alla finestra,
prodighi di risate
al bimbo inespressive;
eppur tanto cattive
oggi così per me.
Che fine hai fatto,
dimmi, il tempo
ti ha chiamato?
Il palco del teatro
ora che vuoto è!?

lunedì 15 settembre 2014

MAUN



L’ho udito un giorno forte e chiaro il suono
che m’arrivava dall’eternità;
diceva… a che t’indugi? è solo vano
se il mondo non la sa la verità!
Indugi? mi chiedeva da lontano,
gli amici, il male e il bene e l’ansietà,
per quanto questo possa sembrar strano,
il tutto molto presto sparirà.
A che sarà servito il tuo dolore,
dimmi, la delusione e la paura
con la più gran mancanza che ti desti?
soltanto per salvaguardar l’onore
in cambio d’una vita triste e oscura?
L'infamia cresce ... se non la calpesti!


mercoledì 10 settembre 2014

L'AMORE


Lo trovi assurdo dare
amore agli animali
e che tanti scaffali
contengan crocchettini,
mentre molti bambini
non hanno da mangiare.
Ma sai, ognuno dà
soltanto quel che ha!
e chi non ama i cani
od un gatto sornione
è arido, spento e vuoto…
anche con le persone.

venerdì 5 settembre 2014

LA VOLUTTÀ



Come una luce ferma, là sul mare
m’appari bella e nuda, verità!
Ti vengo incontro e nuoto tra le onde
e poi ti guardo ancora. Mi riappare
il tuo splendor ,ma il cuore si confonde:
 la tua distanza è sempre quella là.
Vano lo studio dunque e la ricerca?
Vano il sentir diverso ed abbagliante?
galleggio e mi domando sussultante.
Quindi mi giro e vedo ch’è la terra
più lontana, più fioco il suo frastuono;
più lenta la tensione alla catena
del fastidio per la brutalità.
Così di nuovo all’onde m’abbandono
puntando a quella luce in mare aperto
e nuoto, nuoto nella voluttà.

lunedì 1 settembre 2014

LA MERITOCRAZIA



Sono pervaso da un atroce dubbio
da quando c’è fermento e agitazione
tra chi amministra la democrazia;
e non son solo! Alberto, che interpello
a volte, sulla meritocrazia
la pensa proprio come il Menestrello.
Stiamoci attenti amici, a non strafare;
questo è un paese strano, le regole
europee non posson funzionare
laddove c’è rimasto un sol valore
unificante dalle alpi al mare:
quello del familismo corruttore.
Bisogna invece fare come al lotto,
assumer gente con il bussolotto.