martedì 28 febbraio 2017

FABO




Cercavi pace, Fabo,
ora ce l’hai.
Non vergini leggiadre
né il lampo dell’eterno
tu vedrai.
Per stare in paradiso,
basta lasciar l’inferno.

venerdì 17 febbraio 2017

COME FORMICHE





Visti da lontano
parevano formiche spaventate;
da un legno infradiciato
cadute accatastate
nell’acqua cupa e fredda di quel mare.
E dietro ancora tanti,
sbarrati gli occhi stanchi,
pensando solo di poter salpare.
Ascoltano la musica suadente
che lancia dell’Europa dalle coste
il  suo richiamo nella libertà.
E non li puoi fermare,
la goccia che ti cade sulle dita
dal cielo quando fuori piove,
il caldo che ci manda il nostro sole,
l’erba che dall’asfalto crescerà;
perché la forza che intrepida li muove
è anche quella che ci tiene in vita
e uniti siamo nella stessa sorte.
Buttare un salvagente a chi non l’ha,
ma senza farsi trascinare a fondo,
gli umani non essendo mai immuni,
poiché gira perenne questo mondo,
dal perdere la propria civiltà.
Chi affronta disperato anche la morte
destini mescolando agli altri gli uni
non lo fa certo per la carità.