giovedì 23 aprile 2015

GL'ITALIANI



Ma che bravi gl’italiani.
Prima tutti per Benito,
acclamato dalla piazza
senza veti vaticani,
mentre insieme coi germani
s’impegnava a ripulire
e bloccare l’invasione
delle terre dei cristiani,
con le leggi della razza.
Ma che bravi gl’italiani
ad accoglier senza sosta
i fratelli musulmani,
osannati ed incitati
or dai preti vaticani,
per mostrare a tutt’Europa
sia l’amor che la bravura.
Ma che bravi gl’italiani,
senza mai mezza misura.

sabato 18 aprile 2015

LUIGI



Certo che m’hai convinto
ragazzo d’Avellino.
Non solo per lo sguardo,
profondo e cristallino,
non sol per quel che dici;
non pel viso sereno
ch’esprime l’onestà.
Non per i tuoi amici.
Non per l’occhio beffardo
di chi mai se ne va.
Ma perché costi meno,
meno della metà.

lunedì 13 aprile 2015

ESPERIE - 1



Non appena te la sposi
è un crescendo senza fine;
sempre inquieta le mattine
nonostante i generosi
sforzi, insieme alle moine,
che ti provi ad elargire
per calmarle la caldana
inspiegabile ed insana,
che non sai tu definire
e che sembra una mattana.
Poi da solo sempre t’alzi,
perché già da chissà quanto
s’è infilata il grosso guanto
e pulisce a piedi scalzi
la cucina in ogni canto.
Lento e triste vai al bagno
ma un bel giorno te la vedi
che ti urla: “Cosa credi,
d’esser forse in uno stagno?
Qui non puoi pisciare in piedi!”
Sembra avere sempre fretta,
compra solo detersivi
spugne, spazzole, abrasivi
e di spray che disinfetta
mai non siamo in casa privi.
Guai se casca una mollica,
dentro sol con le pattine,
non si vede più il confine,
tra il sudore e la  fatica,
dell’inizio e della fine.
D’una macchia impertinente
sulla lucida credenza
basta solo lo parvenza
per mandarla come niente
in furiosa escandescenza.
Un calzino fuori posto
o un cassetto poco chiuso
o del cesso troppo uso,
anche se son indisposto,
e la vedi già col muso.
Senza tante riflessioni
ha voluto anche il folletto
ed aspira sotto il letto,
sulle scale ed i balconi
la cantina e il sottotetto.
Spolverate le poltrone,
la finestra sfolgorante,
con gli amici al ristorante
rigorosa distinzione;
noi si parla di pallone
mentre loro, ad ogni istante,
sol che la televisione
reclamizza il brillantante
e la sterilizzazione.
D’esser dentro un ospedale
qualche volta m’è sembrato,
meditando in casa mia
nella grande pulizia.
E mi chiedo sconsolato:
com’è nata ‘sta pazzia?

mercoledì 8 aprile 2015

PENSIERO



Esser la vita un sogno ad occhi aperti
oppure veglia in sonno ad occhi chiusi;
il volo d’un gabbiano o d’un aliante
il sole il cielo il mare ed il deserto
tutto compresso insieme in un istante
nel cuore del bambino più inesperto.
Esser la vita un solo grande affanno
un turbine di vento tutto intorno
che soffia sempre uguale tutto l’anno
e spinge ognora giorno dopo giorno
il pungolo infernale che avvicina
soltanto a quello ch’eri poco prima.

mercoledì 1 aprile 2015

IL CEDIMENTO



Un tocco d’insicura precisione
rende la vita forse meno dura
e l’aria che si scalda di passione
riluce d’una lucentezza oscura.
Non sempre basta farsi un’opinione
perché la vita sembri più sicura
quand’è la verità che lascia il passo
al bieco cicaleccio e allo sconquasso.