C’è qualcosa di più squallido delle facce degli esperti, che elargiscono agli italiani la propria presunzione? Non ne azzeccano una. E tuttavia continuano imperterriti, con la sicumera dei falliti, a pontificare dagli scranni delle nostre televisioni. Li si distingue dalla smorfia beffarda, che sottende visi falsamente seriosi. Dal disprezzo per la gente comune, mascherato dall’eloquio forbito.
I peggiori tra essi sono quelli che hanno scavato più a fondo. E dalle vertiginose profondità delle voragini che raggiungono, non riescono più a vedere la semplicità, l’onestà e la dirittura morale dei comportamenti altrui. Così scorgono nelle azioni degli altri quello che essi stessi sarebbero disposti a fare. Mentire, simulare e tradire.
Costoro hanno ormai perduto per sempre l’innocenza e da loro non possiamo aspettarci che bugie.