Oggi la radio mi ha precipitato sulla
tastiera. Lavoro inutile, lo so. In una Italia dove una politica imbelle, ha lasciato spazio ad un
clericalismo impudico. Si parlava a Radio Anch’io dell’uomo, che ha sacrificato
la propria vita al posto di un ostaggio. Gesto ammirevole e coraggioso. La cui
nobiltà dovrebbe tener lontani i farisei e i bugiardi.
Invece sento una voce, concessa quasi di
straforo, come di solito fanno gli ipocriti, che ci ricorda che Arnaud Beltrame,
il gendarme, era da poco diventato cristiano. E che per questo era “dotato di
gratuità”.
Cosa vuol dire? Intendeva generosità?
Eh certo, viene da pensare. I cristiani la
posseggono eccome. Peccato per tutti gli altri. Egoisti e cinici. Avidi e
ingordi. Superbi, ambiziosi e cattivi.
Il gesto di quell’uomo a me non pare gratuito.
Perché lo ha pagato molto caro. Gratuite sono invece le parole di questi untuosi
contraffattori, come gratuita è la loro logica.
Mi ricorda la risposta
di una maestra, ad un alunno che le domandava quale fosse la differenza tra la
magia e la religione. La prima è falsa, aveva risposto, mentre la seconda è
vera.
Nessuno dovrebbe credere qualcosa, senza sapere perché.