domenica 21 gennaio 2018

AUGUSTO




Quando perdi un amico
sale muto un dolore
che ti piega le spalle
sotto il peso più antico.
Era verde la valle
poco prima di ora,
che la luce colora
d’una coltre  ingiallita.
E risuonano ancora
i bicchieri di vino
la risata salace
dalla sala imbandita
e dei cibi l’assaggio.
Ma pel mondo quel cuore
in quel letto, che tace,
è soltanto un passaggio.
Solo un vecchio che muore.


venerdì 12 gennaio 2018

UNO SCHERZO




Anche se la televisione non la guardo, ogni tanto è inevitabile che qualcosa passi. Dunque, oggi pranzavo da Cristian. Lui è uno di quelli bravi, ma purtroppo tiene due televisioni accese nelle sale. Senza suono, quello sì. Però i titoli che scorrono in basso potevo vederli. Mentre mi gustavo una favolosa arrostita di pesce, mi capita di incrociare lo sguardo su uno schermo. C’è qualcosa di automatico nella lettura. Non si può evitare. E purtroppo leggo. “Clochard bruciato vivo”. Sì, in un certo paese civile del nord Italia, non ricordo dove. Ma quello che mi colpisce di più è il resto. “Uno scherzo finito male”.  Ma dai!
Il titolo successivo riguardava Trump. Ha definito dei cessi di paesi, quelli da cui provengono la maggior parte dei clandestini negli Stati Uniti. Una rabbia feroce mi assale ed il vino mi va quasi di traverso. Dire quello che si pensa può essere idiota, certo. Ma dire quello che non si pensa è da bastardi. Ed io non riesco a credere che uno sano di mente abbia scritto quel testo. Ma come, danno fuoco a un disgraziato e tu lo chiami scherzo? Ma chi li ha assunti questi deficienti alla televisione di Stato?