sabato 23 luglio 2016

LA FOLLA



Veramente non amo la folla.
Tra le pieghe dei corpi fluttuanti
vedo smorfie abbozzate
e un dolore costante tra i lampi
di sguaiate risate.
Veramente non credo alla folla.
Nella vivida luce,
tra bandiere festanti,
intravedo fardelli pesanti
e sorgenti inquinate.
Veramente diserto la folla.
I suoi ritmi violenti
e il movente di chi la conduce;
io quell’uomo non amo,
che costringe le membra accordate
tra i tamburi battenti.
E sospinge alle vette il richiamo
          che dal mondo mi scolla.

domenica 17 luglio 2016

NIZZA




Così succede a Nizza.
Ieri la gente a fiumi,
oggi  la fioca luce
di un grumo di candele
dove c’eran bambini
in fila nell’attesa
al chiosco dei dolciumi.
E quello sguardo truce
del martire fedele,
dal lampo più feroce
negli occhi suoi  vetrini,
che stretto al suo volante
si getta su di loro
col mostro sferragliante,
mentre innocenti sguardi
si girano a quel rombo
aperti dal terrore
chiedendosi cos’è.
E all’urlo tra la gente
che lancia il genitore
da lunge al suo bambino,
fa eco l’assassino
che grida il suo perché:
per far la volontà
di un dio onnipotente
che né parla né sente
e che lui chiama Allah.
Così la religione
per ogni atto atroce
trova la spiegazione.

mercoledì 13 luglio 2016

IL TRENO




Dire sempre di meno
per mettersi a dormire.
Tirare in corsa il freno
e all’unica stazione
poi scendere dal treno.
Ma senza risalire.

domenica 3 luglio 2016

JONATAN




Scalciasti per uscire dal recinto,
questo il destino dell’umano ardire,
e galoppasti sui prati della vita
sotto la sferza d’un potere immenso,
che incalza forte e non ti fa sentire
la fine che s’appressa senza un senso.