Si alza di buon’ora
anfibi saldi a terra
adatti per la gòra
e pure per la guerra.
Fucile sulla spalla
il cane in frenesia,
giberna con la palla
sale lento la via.
Padron legittimato
di boschi e di giardini
guerreggia indisturbato
pure tra i condomini.
Spregiata ed avversata
l’italica adunanza
che in più d’un occasione
l’ha messo in minoranza.
Ahi, nomi altisonanti!
D’inganno e di bugia
più spesso gravidanti
che di democrazia.
Odore soffocante
di zolfo ed antimonio.
Lo sparo assai bruciante,
le prede in pandemonio,
fin quando soddisfatti,
a cena d’uccellini,
tutti a sputar nei piatti
il piombo dei pallini.
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