martedì 3 settembre 2013

IL CACCIATORE





Si alza di buon’ora
anfibi saldi a terra
adatti per la gòra
e pure per la guerra.


Fucile sulla spalla
il cane in frenesia,
giberna con la palla
sale lento la via.


Padron legittimato
di boschi e di giardini
guerreggia indisturbato
pure tra i condomini.


Spregiata ed avversata
 l’italica adunanza
che in più d’un occasione
l’ha messo in minoranza.


Ahi, nomi altisonanti!
D’inganno e di bugia
più spesso gravidanti
che di democrazia.


Odore soffocante
di zolfo ed antimonio.
Lo sparo assai bruciante,
le prede in pandemonio,


fin quando soddisfatti,
a cena d’uccellini,
tutti a sputar nei piatti
il piombo dei pallini.

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