Se qualcosa ci ha insegnato il secolo breve,
è che il veleno più pericoloso per l’umanità è l’ideologia, che impedisce di
vedere ciò che è evidente. E l’intossicazione che provoca si chiama faziosità.
Ne abbiamo avuta tanta in Italia, dove il
potere ha significato una continua ricollocazione di amici e parenti ovunque, dato che la politica ha allungato
i suoi tentacoli su tutto ciò che poteva creare un utile economico.
Gravato dall’incessante afflusso, dovuto ai
rapidi cambi di governo, lo Stato è andato in suppurazione come una ferita che
tracima di batteri dannosi. Essendo stati selezionati piuttosto dall’appartenenza
che dalla funzione.
Un fazioso è un nemico della libertà, ma la rivoluzione
del cambiamento, recentemente avviata nel nostro paese, fa intravedere una possibilità
di cura assai promettente. Gli italiani, infatti, cominciano ad abituarsi alla
democrazia. Parola abusata e sconosciuta in questo disgraziato lembo di
sottosviluppo civile.
Mentre prima, infatti, lo sprezzante rancore
fazioso colpiva la parte avversa, oggi i malati di questo cancro si trovano a
dover odiare i propri vicini, talvolta gli amici o persino i parenti. E
nonostante il trattenuto disprezzo, non possono sputare loro in faccia.
Prima o poi capiranno che devono rispettare le
opinioni altrui.