martedì 18 giugno 2013

L'INNOCENZA


S’approssima la sera,
mentre quel raggio rosso
scivola sull’acqua nera
e ci riversa addosso


il caldo dell’atmosfera.
Con i miei nipotini
osservo una madre altera
che gioca coi suoi gattini.


Sai Samuel, dico sincero,
presto la luce qui si spegnerà
e della notte il buio tutto nero
come d’incanto ovunque calerà.


Mi fissa allor sorpreso pure Jago,
di meraviglia l’occhio aperto pieno,
lo sguardo inespressivo e vago
mentre ascolta l’altro che sereno


dice, guardando le bestiole:
andiamo a cambiare nonno
la lampadina al sole?
Prima che venga il sonno?


La scienza ora vacilla
e sfuma senza sfarzo
la complessità. Ma brilla
l’innocenza come il quarzo


che rimanda della luce
il lampo. Ché non son io
più quel che conduce
adesso, dalla terra a Dio.


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