Stanno cercando il senso
dell’angoscia,
sperando che una pillola biancastra
o qualche strana allotropìa
la possano per sempre
da questa umanità
scacciare via.
Ma chi gioisce
dei figli prediletti
che sorridendo
se ne vano a scuola,
sapendo che l’effimero destino
non garantisce questa stanca
schiera
neanche per lo spazio d’un mattino,
sorride amaro
a questa strana fola.
Sarebbe come,
penso,
curare la vecchiezza e i suoi affanni
modificando il senso della vita.
Ma non c’è cura pei trascorsi anni
e i suoi acciacchi
demordono soltanto
quand’essa è già finita.
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