giovedì 8 agosto 2013

LA LIBERTÀ


Sfugge la spuma al salto
e il raggio lo trafigge quel vapore,
mentre tuonando erompe verso l’alto
creando un’esplosione di colore,


ma scivola in silenzio e poi scompare
quell’acqua dentro i tubi incanalata.
Privata della forza, verso il mare,
sfruttata, asservita ed abusata.


Ché c’è una legge grande di natura
a ricordarci ovunque quella verità.
Nel cielo azzurro o nella terra dura
non prospera mai nulla, senza la libertà.


E questa Italia, amici, che cos’è?
Se c’è dell’acqua nella fontanella
tu come fai a dirlo che lei c’è,
se mai non l’hai aperta la cannella?


Perché non servon le catene, sai,
per rendere la gente prigioniera
e molto prima quel che vuoi l’avrai
se li convinci ch’era un’esigenza vera.


Così ti fan comprare quel giornale
e ti fan fare sempre quel percorso
e alla televisione solo quel canale
guarderai, seguendo quel discorso


nel quale sei cresciuto ed in cui vivi
e che non metti mai in discussione,
solo perché non sono coercitivi
e non la senti, la  frusta del padrone.


Ma prova, prova con baldanza
a contestare loro quella verità.
Assaggia quella loro tolleranza
e vedi se gli piace la sincerità.


E domandati perché per lavorare
devi cercarti prima quel padrino,
a meno che non voglia tu emigrare
come già fece quel prozio argentino.


E chiediti perché, se lo sai fare
pure bene quel mestiere, come sia,
che non lo possa ancora esercitare,
senza l’avallo della categoria.


E come, se vuoi sposarti nel signore,
devi prima mostrarti interessato
ai consigli su come far l’amore
di un che s’è votato al celibato


e quando, per intraprendere qualcosa
regolarmente e senza restrizioni
devi richiedere quindici licenze
ed altrettante, forse, autorizzazioni,


scoprendo che ancor prima del guadagno
dovrai pagare, amico, sì pagare,
buttando i tuoi risparmi nello stagno
che nutre i parassiti e il malaffare.


E quel diritto sul posto di lavoro
svilito, contrattato e conculcato
da quel ducetto senza alcun decoro
che va a braccetto con il sindacato,


che cosa c’entra con la libertà?
Non di far quello che ti pare,
ma quello che la legge ti dirà
e che nessuno invece ti fa fare.


E come non per tutti è proprio vero
che la giustizia sempre la stessa è,
dovresti ammetterlo con animo sincero,
che qui da noi, solo a parole c'è.


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