Solo avvisaglie. Lugubri segni
d’un incubo già visto. Umanità.
Fermento c’è nei rispettivi regni
per cogliere chi a frotte arriverà.
E cresce dei vulcani il borbottìo
rinvigorito dal forzato sonno.
Magma bollente o collera di dio
per le devianze di cotanto monno.
Cenere e fuoco sul relativismo
in nome della propria verità.
Presidio stanco al totalitarismo,
pietra tombale di ogni libertà.
Uranio più leggero alla fissione
e gli arsenali pieni di nervino.
Idrogeno lampante alla fusione
ed il pulsante sempre più vicino.
Ce lo dicesti, Alberto, della guerra.
La sicumera delle affiliazioni,
lapilli d’odio ancora sulla terra.
E l'altra, la faranno coi bastoni
E l'altra, la faranno coi bastoni
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