Scioglie la neve al sole
della presenza il raggio.
Fioriscono le aiuole
e torna anche il coraggio.
Ruggisce la natura
e smuove quei destini,
scacciando la paura
dei teneri pulcini.
Incalza il desiderio
ed il bisogno spinge,
mentre rovina serio
l’uomo che lo respinge.
E tutto ruota intorno
senza che la ragione
di notte e anche di giorno
sfugga alla sua emozione.
Ma l’albero spezzato
e quella buca nera
che vomitan formiche
confuse nella sera
non sentono il rumore
né l’aria che si scura,
densa per quel fervore
che vibra da paura.
E ovunque nelle piazze
suona l’acciottolato
al riso delle ragazze,
che sfuma nel passato.
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