lunedì 27 maggio 2013

LA BUROCRAZIA


Se c’è una legge che te lo consente
e un funzionario che dice che non puoi,
anche se sei nel giusto non far niente
perché daran ragione sempre a lui.


Entrano sussiegosi in quel lavoro
seguiti da un codazzo di ruffiani
che solo per un residual decoro
si astengono dal batter lor le mani


e spulciano scartoffie a non finire
alla ricerca di un cavillo o di un però
da metter nel parere da fornire,
che gli consenta di poter dire no.


Salvo un ripensamento repentino
nel caso che si tratti di esaudire
un desiderio di chi gli sta vicino
col quale non può proprio dissentire,


che allora la ricerca sarà avviata
spulciando delle leggi il reliquiario
in modo che ragione sia trovata
per dir l’esatto adesso suo contrario.


Ché in questa, ch’è la patria del diritto,
prima per quantità di leggi al mondo,
lo trovi sempre un codicillo scritto
che faccia galleggiare o andare a fondo,


vergato in lingua astrusa e demenziale
elaborata assai perfidamente
dalla politica in modo trasversale
per fare ai cittadini capir niente.


Lo fan nella penombra delle stanze
di grigi e a volte austeri corridoi
che segnano e misuran le distanze
tra quel che sono loro e siamo noi,


perché soltanto essi han lo strumento
che ti permette l’interpretazione
di questa legge, che serve a piacimento
sia la giustizia che la corruzione.

1 commento:

  1. Questa l'ho vista con ritardo, ognuna è un concentrato di saggezza e di acume osservazione, continua così fino al premio Nobel!!!! Max

    P.S. ho scoperto come si fa a pubblicare il commento: prima scegli anonimo,poi dopo aver scritto fai anteprima e poi pubblica...

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