martedì 19 novembre 2013

IL CANTO MANCANTE - Terza parte



     Trema l’anima prava a quell’azione,
quando dall’alto ella se n’avvede,
che lenta va a riempire un siringone
     ed ai suoi occhi quasi non ci crede,
quando dal basso l’infernal natura
ridendo glielo svuota nella sede.
     Ei strilla dalla scomoda postura
e sbatte e scalcia e del destin si rode
e lento s’avvicina alla creatura.
     Bramoso il mostro nulla più non ode,
prefigurando intenso quel piacere
che gli daranno quelle chiappe sode,
     quando grondanti e luride a vedere
giunte saran dei baffi alle radici
e nulla più gl’impedirà di bere.
     Orribile vision per gl’infelici
l’orrido pelo, ratto il movimento,
dagli occhi fiammeggianti e le narici
     che sbuffan fumo intorno come vento,
mentre la lingua guizza in alto e sale
avanti e ancora indietro a piacimento.
     S’inarca allor l’infame per il male
e stride, mentre i diavoli eccitati
lo batton con le forche e con le pale
     ballando intorno, il mucchio scalmanato
sprizzando gioia e gran soddisfazione
nel corso del supplizio del dannato.
     Finché quel mostro orrendo non ripone,
nel sibilar e torcersi qual ola
del meschino, saziatosi benone,
     la ruvida e bruciante lingua in gola.
S’acqueta allora il satanasso urlante
mentre s’accascia l’alma sfatta e sola.

                                                                  CONTINUA

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