venerdì 28 settembre 2018

L'INVIDIA




Due motivazioni spingono l’uomo alla ribellione: l’ingiustizia e l’invidia.
Ma cosa rimane delle lotte del passato, se non il residuo insolubile di quest’ultima, precipitato di una soluzione limpida ormai gettata al vento?
L’invidia  è inconfessabile. Essa si maschera di indignazione e persino di altruismo.
Per riconoscerla bisogna aspettare che ottenga quello che veramente desiderava.
Quando la sottomissione si emancipa, e sottomette; quando il privilegio cambia padrone; quando l’umiliato umilia ed il deriso deride; quando l’abusato abusa; quando il derubato ruba; e quando in prima fila, davanti al prete, vedi gli anticlericali di un tempo …, lì ci sono solo invidiosi.

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