mercoledì 16 maggio 2018

L'INDOTTRINAMENTO




C’è un motivo per il quale un razionalista non dovrebbe augurarsi l’annientamento elettorale dell’insano patto tra laici e cattolici, realizzatosi nel PD?
Partito riempito per metà di boy-scout, chierichetti e insegnanti di religione e per l’altra metà di atei devoti, convinti di poter arginare l’afflusso di religioni incompatibili con la democrazia, rilanciando il cattolicesimo tra i cittadini.
Ci si illude che questa sia la nostra tradizione secolare, ma ciò è falso. C’è una tradizione anticlericale, soprattutto nelle regioni che hanno sperimentato la teocrazia, che è altrettanto popolare e radicata. Tutta gente tradita dagli eredi di un partito, al quale l’avevano affidata. E che si è ritrovata da un giorno all’altro priva delle basi culturali necessarie a contrastare l’ondata oscurantista, che ha sommerso la laicità dello Stato. Come dire che i loro padri avevano scherzato.  
Tutte le religioni sono dannose per la società, perché privilegiano la superstizione all’evidenza e la propagazione delle credenze attraverso l’indottrinamento, anziché sul libero e obiettivo controllo delle affermazioni. Esse creano cittadini acefali, incapaci di un giudizio critico.
Non meravigliamoci della prepotenza della casta clericale e dei privilegi di cui gode. Il Vaticano fa il proprio lavoro. Qualcun altro non ha fatto il suo. 

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