giovedì 24 maggio 2018

LA FEDE




L’ultimo delirio comparso a Roma, che non distingue tra aborto e assassinio, smentisce platealmente chi crede che il fanatismo attecchisca soltanto nelle religioni degli altri. La vergogna di dover difendere, nel ventunesimo secolo, i valori di libertà che il secolarismo ha conquistato, non basta per fargli  notare l’avvicinarsi di un nuovo medioevo.
Ma nell’epoca delle bombe termonucleari, l’umanità non può più permettersi di sbagliare. E la mano di chi persegue il crimine più abietto, che condiziona le menti infantili per creare uomini programmati, va fermata.
Non dalla natura nasce la differenza tra gli uomini, ma dai preti, i rabbini e gli imam, che impongono loro lo stigma immaginario della fede. Facendoli crescere diversi e  pronti a scannarsi fra di loro.
Non è giunta l’ora di disinnescare la devastante potenza distruttiva della più grande impostura mai propinata al genere umano?
Chi vi parla del nemico, diceva Brecht, è lui stesso il nemico. Come dire che chi vi parla del demonio, è lui stesso il demonio.
Se proprio vogliamo dare una fede ai nostri figli, facciamo  loro venerare il solo dio che abbiamo in comune: il nostro pianeta. Che alimenta e protegge l’unica e irripetibile vita che ci è concessa.

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