giovedì 7 giugno 2018

LA MARCIA




Dimenticati l’odio ed il furore,
scodinzolando senza dignità,
la lunga fila delle nullità
s’infolta e marcia verso il nuovo amore.
Come al vino la luminosità,
le stelle fanno lor cambiar colore
e già parlan tra loro d’onestà,
rispolverando il senso dell’onore.
L’inviso populismo apprezzerà
anche il piddino pieno di rancore,
se, come è stato, esso servirà
ad ascoltar la gente e il suo dolore.
E Sgarbi lentamente sparirà
senza rimpianti, il mortificatore
di questa Italia bella, che vedrà
fiorire ancora i prati e il buon umore.
E un grillo saltellando canterà,
con un giullare e un guru stretti al cuore.

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