mercoledì 11 aprile 2018

LA PUTTANA




Una delle ineffabili trasmissioni che solcano l’etere italiano, mi mostra uno scambio di cortesie tra Sgarbi e Scanzi. Una scena frizzante. Il primo stravolto dall’ira, perché definito una prostituta. Ed il secondo infuriato con la conduttrice, che lo invita a non provocarlo. Come se si trattasse di un pazzo furioso.  
Il critico intanto ribolliva, e continuava a coprire di improperi il giornalista. La faccia gonfia e gli occhi arrossati per lo sforzo, inducevano a considerarlo nella forma mentale che solitamente lo contraddistingue. Quando cioè, invasato dalle telecamere, la sua grande cultura trova sfogo da un orifizio diverso dal consueto.
Ma come stabilire chi, tra i due giornalisti, avesse ragione? La domanda è problematica ed esistono delle alternative. L’individuo potrebbe infatti non essere né una prostituta né un demente, ma soltanto uno scaltro profittatore. Del resto la storia è piena di personaggi che riempiono lo spazio con parole altisonanti, per nascondere lo squallore della propria debosciata vita. Ed il Nostro ha grandi meriti sotto questo profilo. 
Ma che sia puttana, dissennato o furbo, rimane tuttavia la vergogna di chi lo ha portato in Parlamento. E che blocca il paese perché vorrebbe andare pure al governo.


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