giovedì 19 aprile 2018

LA TRIPLICE INTESA




Quando un paese non funziona, ci sono due strade per evitarne la paralisi. Una classe politica seria e laboriosa, che proceda sul terreno faticoso delle riforme, a colpi di leggi ben assestate. Oppure l’adattamento, lubrificandone i meccanismi inceppati attraverso la corruzione.
La prima strada richiede la maturità dei cittadini e l’impegno concreto delle classi imprenditoriali, che maggiormente subiscono l’effetto deleterio di una burocrazia giurassica. Ma non è quella che  si è adottata in Italia.
In primo luogo perché la consapevolezza dei cittadini è stata soffocata da una scuola smidollata e condizionata dai veti delle truppe dogmatiche, che hanno impedito lo sviluppo nei giovani di una mentalità critica e consapevole. Si veda che fine ha fatto l’ora alternativa alla religione cattolica.
In secondo luogo perché gli imprenditori, a partire dalle loro associazioni, invece di spendere qualche energia per migliorare lo Stato, hanno preferito adattarsi in ordine sparso al sistema corruttivo. Gli imprenditori sono, tra tutti i cittadini, i più informati sui sistemi illeciti per ottenere vantaggi dalla pubblica amministrazione.
Tutto questo, però, non sarebbe mai stato possibile, senza un sistema generalizzato di impunità, garantito dai nostri politici. Il cosiddetto “garantismo” all’italiana, dove la pena la pagano solo le vittime.

Nessun commento:

Posta un commento