giovedì 7 dicembre 2017
MARILYN MANSON
Ora vi devo parlare di un personaggio che mi ha creato molta inquietudine. Per caso, ieri sera, inciampo su un canale e riconosco Bonolis, il presentatore. Davanti a lui c’è un tizio pieno di tatuaggi e truccato pesantemente. Ha il viso gonfio e l’occhio leporino. Si esprime lentamente e porta una protesi ad una gamba. Vengo a sapere che si chiama Marilyn Manson. Sedicente satanista o presunto tale. Intanto, mentre sto scrivendo, la luce cala e presto avremo un temporale. La memoria mi scivola veloce al giorno precedente. Quando su un giornale leggo un appello singolare. È il grido di dolore di un prete. Lo schianto di un tuono quasi mi assorda. Si tratta di un esorcista, che ammonisce Bonolis e la televisione italiana. L’appello è accorato e struggente. Il prete invita a non intervistare l’americano. Perché satana è sempre al lavoro, sostiene. Ora la pioggia batte dirotta sui vetri. Guardo fuori dalla finestra in cerca di una ispirazione. Devo concludere questo grafello. Dunque, c’è questo cantante eccentrico e poi c’è questo prete, che mi lascia talmente sconcertato da rovinarmi il sonno. Perché il primo recita, mentre il secondo fa sul serio. Ci crede davvero nel diavolo, lui.
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