domenica 8 dicembre 2013

L'INCOMPRENSIONE


Ci sono giorni e notti senza luna
che nel silenzio il cuore in un anfratto
si rifugia. Ch’è vano ogni contatto
e che la strada sfugge come spuma.
Che dove l’abitudine raduna
o assiso sul divano quatto quatto,
in un violento alterco io m’imbatto
dove la pace nella rabbia sfuma.
Incendia l’esca una parola strana
a cui rispondo asprigno tosto io,
ma non è quello che intendevi tu,
che strilli a voce ampia e superana
a suscitar bruciante l’urlo mio
ed un rancore che non passa più.
Da dove vengon le parole su?
Frutto perverso d’una evoluzione
che solo spande al mondo incomprensione.

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