Più o meno sessantadue governi in
settant’anni di repubblica, senza un
capo di governo dichiaratamente ateo. Eppure quelli che hanno costruito questo
paese erano anticlericali.
Ma davvero per governare l’Italia bisogna
baciare la teca di S. Gennaro?
In realtà i non credenti sono quasi la metà dei
cittadini. Si suppone che la stessa percentuale esista anche tra i loro
rappresentanti. Non è dunque possibile che tutti credano alle lacrime delle madonne,
alla transustanziazione e ai padri pii, le cui statue hanno orribilmente
deturpato la nostra penisola. Perché nessuno lo dice?
Perché una persecuzione continuata ed una discriminazione
secolare, da parte della chiesa, ha
instillato nel popolo l’idea che i senza dio siano esseri indegni ed immorali,
da evitare ed escludere. Lucrezio, Leopardi, Einstein… tutti all’inferno.
Una completa inversione del giudizio, mantenuta
ora con l’indottrinamento dei bambini, che le manovre clericali hanno portato
anche dentro le scuole dell’infanzia.
Ne consegue che i cittadini più onesti,
quelli che non vogliono dissimulare il loro ateismo, quelli che non hanno
bisogno di un comandamento, per sapere che rubare o uccidere è sbagliato, sono
esclusi dalla politica e banditi dalle leve della dirigenza pubblica. E vanno avanti i peggiori.
Nota. Questo post è indipendente dall’UAAR,
il cui condivisibile manifesto è stato preso solo come esempio.
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