domenica 4 febbraio 2018

SI PUÒ VIVERE SENZA RELIGIONE?




Più o meno sessantadue governi in settant’anni di repubblica, senza  un capo di governo dichiaratamente ateo. Eppure quelli che hanno costruito questo paese erano anticlericali.
Ma davvero per governare l’Italia bisogna baciare la teca di S. Gennaro?
In realtà i non credenti sono quasi la metà dei cittadini. Si suppone che la stessa percentuale esista anche tra i loro rappresentanti. Non è dunque possibile che tutti credano alle lacrime delle madonne, alla transustanziazione e ai padri pii, le cui statue hanno orribilmente deturpato la nostra penisola. Perché nessuno lo dice?
Perché una persecuzione continuata ed una discriminazione secolare,  da parte della chiesa, ha instillato nel popolo l’idea che i senza dio siano esseri indegni ed immorali, da evitare ed escludere. Lucrezio, Leopardi, Einstein… tutti all’inferno.
Una completa inversione del giudizio, mantenuta ora con l’indottrinamento dei bambini, che le manovre clericali hanno portato anche dentro le scuole dell’infanzia.
Ne consegue che i cittadini più onesti, quelli che non vogliono dissimulare il loro ateismo, quelli che non hanno bisogno di un comandamento, per sapere che rubare o uccidere è sbagliato, sono esclusi dalla politica e banditi dalle leve della dirigenza pubblica.  E vanno avanti i peggiori.



Nota. Questo post è indipendente dall’UAAR, il cui condivisibile manifesto è stato preso solo come esempio.

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