mercoledì 13 gennaio 2016

L'INVASIONE



Il capo della cooperativa
ci spiega l’accoglienza.
Vengon dal Pakistan e il Bangladèsh,
dice il biondino senza reticenza.
Azzardo una domanda un po’ impulsiva:
“ma lì… che guerra c’è?”
Si voltano le teste della gente
come per dir: “chi è
che osa far domande da razzista?”


Non vedono che mente,
ma il biondo abbassa gli occhi alla mia vista.
Sembrano, dico, più della Nigeria.
Non è che questi se ne sono andati
perché forse qualcuno è delinquente
o solo per fuggir dalla miseria!
Ma no di certo, e poi son destinati
verso le coste della Scandinavia
e andranno presto tutti quanti via.


Lo guardano le facce ottuse e spente,
mentre mi freme il sangue per l’ignavia.
Perché costui ci mente,
in faccia a tutti e spudoratamente.
“Han chiuso le frontiere”,
gli dico allora laconicamente
e il biondo abbassa gli occhi alla mia vista,
senza negare affatto che sia vera
l’affermazione mia.


Allora il parrocchiano in prima fila
senza girar lo sguardo, stancamente,
“se c’è chi non li vuole …,
se ne potrà occupar cristianamente”,
dice con voce dolce ma severa,
“il parroco i fedeli e anche le suore”.
E poi si tace, perché nel silenzio
risalti ancor più vera,
la sua disposizione per l’amore
ed il disprezzo per chi un po’ tentenni.


Il sangue ancor mi freme un’altra volta:
ma come, proprio voi che da millenni,
che l’odio fomentaste antisemita,
no, non dimora qui il senso di colpa!
Né fedi io né religioni ebbi
e l’uomo fu per me dovunque uguale,
l’unica differenza che conobbi
fu quella tra l’ipocrita e il leale.


Ma voi buoni… del mondo solidale,
da cui avete attinto a piene mani
favori per i vostri casi umani,
rubati però a chi li meritava,
ah, come suona falso con la fola,
campioni d’altruismo,
il vostro untuoso sentimentalismo.


Ed ecco che allor prende la parola
un esponente del cattocomunismo.
Li ho visti infreddoliti
stringersi le braccia intorno sulla vita,
chiede al capo biondino,
possiam portare loro dei vestiti?
Ma pensa, per davvero?
Ed ora per tacere stringo i denti
dopo quest’amorevole pensiero.
Gli dan per primo un bel telefonino
e pensa che non abbian gl’indumenti.


Al biondo però non gli sembra vero
e quando sento che ci ha ha ottanta dipendenti
mi alzo e vado via,
saturo per oggi di panzane.
Ma penso che sarebber più contenti
se invece gli portasser le puttane,
quando li vedo sotto casa mia
parlare una decina al cellulare,
belli robusti forti e palestrati.
Perché questi … non son mica evirati.

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