venerdì 5 settembre 2014

LA VOLUTTÀ



Come una luce ferma, là sul mare
m’appari bella e nuda, verità!
Ti vengo incontro e nuoto tra le onde
e poi ti guardo ancora. Mi riappare
il tuo splendor ,ma il cuore si confonde:
 la tua distanza è sempre quella là.
Vano lo studio dunque e la ricerca?
Vano il sentir diverso ed abbagliante?
galleggio e mi domando sussultante.
Quindi mi giro e vedo ch’è la terra
più lontana, più fioco il suo frastuono;
più lenta la tensione alla catena
del fastidio per la brutalità.
Così di nuovo all’onde m’abbandono
puntando a quella luce in mare aperto
e nuoto, nuoto nella voluttà.

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