Da un Angelo mi vinni
chist’iddia
d’uno tacco che scalcia versi
duri
come i vibranti colpi dei
tamburi
nelle notti d’agosto di Grecìa.
Duri come la terra solatìa
e come i sassi dei solinghi muri
viaggiano alitando sugli scuri
ulivi dell’antica Messapia;
sull’arida campagna abbandonata
sui fichi tondi con le spine al
vento
e sulle case bianche di calcina
per scomparire in corsa
disfrenata
nel mare fondo e azzurro del
Salento,
terra
di gente ancora genuina.
Intorno brucia la canicola
RispondiEliminaIl silenzio ricopre la campagna
Qualche cicala …canta…
Lì sotto gli ulivi
L’anima mia si apre a te
Terra mia
Bellissima ed avara
Voglio cantare te
Il mio sole
Il mio mare
Gli ulivi e i vigneti
Gli estesi agrumeti
Voglio cantare l’estate…
Espressione di vita
La primavera …
esplosione di colori
l’autunno …
e la sua malinconia
l’inverno …
e l’intimità del cuore
Ti amo mia terra
Che ti distendi nel mare
E ti lasci bruciare dal sole
O baciare dall’onda fluente
O tormentare dal vento
Mentre sonnecchi tra gli ulivi
E la cicala canta
l’eterna ninna nanna
C'è un poeta in ognuno di noi!
RispondiEliminala differenza e' .........che io copio !!!!!!
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