giovedì 3 luglio 2014

AUSPICIO



Sotto una coltre d’acqua che sospesa

col tuono scuote il mondo e col baleno

pervade l’alma il tedio nell’attesa

d’un raggio di colore e di sereno.

 

Lontana appare fosca la foresta

e muto il lago triste addormentato;

il vento di muggire non s’arresta

e il sole si nasconde spaventato.

 

Si spegne lentamente l’atmosfera

nell’ora in cui s’allunga la paura

ben oltre l’attardarsi della sera

nei sogni cupi della notte scura

 

e un cielo spento come pece nero

col buio della terra si confonde

come col falso nella mente il vero,

come nell’occhio il tronco con le  fronde.

 

S’invola il guardo nello spazio immenso

pregno di solitudine spettrale

senza trovare un segno oppure un senso

sotto la tetra cappa  boreale.

 

Soltanto il cuore sente in lontananza

all’orizzonte sorgere un chiarore

che lo fa palpitare di speranza
 
al semplice ricordo dell'amore.

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