martedì 25 marzo 2014

BLOGHEANNO


Arriva, oh se arriva un momento, l’ho scritto. E, facendo un’eccezione, approfitto del primo anniversario del Blog per raccontare prosasticamente come esso è nato.
Sai, è come quando all’improvviso, dalle nebbie immanenti di una natura evanescente, scopri di aver percorso una strada chiusa. Solo che il mio viaggio è durato troppo a lungo: quarant’anni. Tanto tempo per scoprire di aver dedicato studio, entusiasmo e dedizione ad un branco di intelligenze spuntate, trovate mio malgrado a dirigere un mondo sottosopra dall’inquietante rarefazione di buon senso, responsabilità ed onestà.
In un sistema pubblico come il nostro, dove ad occupare i posti, diciamo così strategici, ci vanno solo i raccomandati, gli iscritti di partito e gli intrallazzati a qualsiasi titolo, la conseguenza non può che essere quella che abbiamo sotto gli occhi. Una devastazione totale delle finanze dello stato, con costi sempre crescenti che si giustificano soltanto con la necessità di mantenere le sempre più esigenti catene clientelari, mafiose e del malaffare colluse con la politica, che è responsabile delle nomine e della gente che è stata messa a dirigere questo paese. E nel contempo un’inefficienza endemica delle istituzioni, perché dove ci sono ovunque amici o amici degli amici vale solo la legge della combriccola, dove nessuno si sentirà mai controllato da nessuno, ciascuno mettendo in atto piuttosto l’arbitrio che la giustizia.
Ma la cosa più grave è che il putrido andazzo del lavoro in tali settori infetta e ammorba l’aria di coloro che la respirano, talché, come una maledizione, grava infine nell’ambiente una melassa di dissimulazione che avvolge tutti, e si vive nella menzogna senza più vederla. Tale è l’esiziale lavorìo della moneta cattiva che scaccia quella buona, e, per intenderci, rende tutti colpevoli.
Io questo ho vissuto. Ed è per il dovere di raccontare a chi verrà dopo di me quanto sia deleteria l’acquiescenza amorale, anche se non fomentata, in cambio del quieto vivere, che ho cominciato a scrivere. Unitamente all’effetto terapeutico straordinario della parola, che lentamente mi ha fatto risalire la china dello sconforto, ridandomi la stima di me stesso che avevo perduto.


Un saluto sincero a tutti i lettori.

1 commento:

  1. hai tutta la mia solidarieta', continua cosi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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