venerdì 9 novembre 2018

LA PRESCRIZIONE



Perché si fa un processo? Per giudicare chi commette un reato. E condannare chi lo commette. La società, infatti, si basa sul rispetto delle regole. E chi le viola, mette in pericolo la convivenza di tutti. Dunque, si fa il processo per difendere la comunità.
Ma allora a cosa serve la prescrizione? Un istituto che manda liberi senza un dibattimento e senza una condanna, gli accusati di reati gravissimi?
Serve, dicono quelli bravi, ad evitare la lunghezza dei processi.
Ma la gente populista la pensa diversamente. Essa crede che la lunghezza dei processi dipenda proprio dalla prescrizione. Un sistema sicuro per far assolvere la gente.
La prescrizione, infatti,  non ha contraddittorio. L’avvocato difensore deve solo essere capace di portarla per le lunghe. Non deve convincere i giudici dell’innocenza del suo assistito. In altre parole, non rischia nulla.
Senza di essa, invece,  egli avrebbe un pubblico ministero da battere in giudizio. E la cosa sarebbe molto più rischiosa.
Quale penalista non opterebbe per il suo mantenimento?

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