La prima ragione è la solidarietà. Infatti
non basta far sopravvivere la gente senza offrire loro l’opportunità di
crescere. Sarebbe come se dal ponte di una nave guardassimo dei naufraghi
annaspare tra le onde, ed invece di gettare loro una fune per farli salire,
buttassimo in acqua dei viveri per farli mangiare. Questa non è solidarietà, ma
è voler tenere nel bisogno una riserva di gente disposta a tutto. Infatti chi è
affamato non pensa a nient’altro che a
nutrirsi. E mentre i randagi razzolano tra i rifiuti in cerca di cibo, i cani
di razza partecipano ai concorsi di bellezza. E sostenere che alla gente va dato il lavoro e non un
sussidio, mi pare assomigli molto ad affermare che ai malati va data la salute
e non le medicine.
Il secondo motivo riguarda la giustizia.
Infatti in Italia il reddito di cittadinanza esiste già, ma non per tutti e
neanche per i più bisognosi. I corridoi di migliaia di enti pubblici sparsi per
il paese, sono calpestati ogni giorno da torme di privilegiati, ai quali una
ingegnosa trovata, che si chiama concorso pubblico, ha garantito la
sopravvivenza a vita. Invenzione di un sistema politico che è riuscito a
realizzare l’apparato clientelare più scientificamente efficiente che si sia
forse mai visto nella storia di questo paese. Le cronache dei giornali ci hanno
fornito ampie e documentate prove di tutto questo e soltanto la crassa faziosità o il personale
interesse lo possono negare. Che a molte persone si siano versati emolumenti
indebiti è provato da tutti gli scandali che hanno coinvolto le amministrazioni
pubbliche. Gente scoperta a timbrare la presenza e ad andarsene altrove a fare
un altro lavoro o a pensare agli affari suoi. Dunque, gente che non era necessario
assumere. Per far funzionare la burocrazia basterebbe un terzo degli addetti
attuali. Infatti quando qualcuno sta lì senza lavorare, non fa che dare
l’esempio e trascina la produttività al ribasso, anche quella degli altri. Ed
il fatto che di questo si accorgano le forze di polizia, ma non i dirigenti che
dovrebbero controllare e dare l’esempio, non fa che avvalorare la tesi che si
tratti di un piano ben congegnato e che siano tutti d’accordo. Gli antichi
greci, che erano più saggi, usavano il sorteggio per assumere.
Elargire un reddito minimo di sopravvivenza,
legato a regole, controlli e sanzioni ferrei, a chi ne ha bisogno, è un
imperativo morale. E chi ha compreso quello che sta scritto sopra, non avrà
difficoltà a capire dove si possono trovare le risorse.
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