giovedì 23 giugno 2016

PROFASSINA



I tempi della storia possono sembrare lunghi,
ma subiscono accelerazioni improvvise.
Da esse nascono neologismi inaspettati,
che come un marchio a fuoco
attribuiscono il fallimento
alle vere ragioni della sconfitta.
L’antenna della poesia
capta segnali invisibili e arcani,
trasformandoli nella voce dell’anima,
la folata che calda
sorrade i monti e le valli,
per annunciare evi di nuova specie,
ancora misteriosi e incomprensibili ai più.
Voi, interpreti falliti d’un’umanità che diviene,
nonostante la vostra resistenza,
saprete presto di una voce interiore inestinguibile,
che grida anche dentro il vostro petto.
Perché il tradimento e l’inganno
rappresentano l’indegnità assoluta dell’uomo,
che contraddice la sua natura
e compie l’impossibile,
in quanto nasconde perfino a se stesso
la verità.

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