I tempi della storia possono
sembrare lunghi,
ma subiscono accelerazioni
improvvise.
Da esse nascono neologismi
inaspettati,
che come un marchio a fuoco
attribuiscono il fallimento
alle vere ragioni della
sconfitta.
L’antenna della poesia
capta segnali invisibili e
arcani,
trasformandoli nella voce
dell’anima,
la folata che calda
sorrade i monti e le valli,
per annunciare evi di nuova
specie,
ancora misteriosi e
incomprensibili ai più.
Voi, interpreti falliti
d’un’umanità che diviene,
nonostante la vostra resistenza,
saprete presto di una voce
interiore inestinguibile,
che grida anche dentro il vostro
petto.
Perché il tradimento e l’inganno
rappresentano l’indegnità
assoluta dell’uomo,
che contraddice la sua natura
e compie l’impossibile,
in quanto nasconde perfino a se
stesso
la
verità.
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