domenica 17 luglio 2016

NIZZA




Così succede a Nizza.
Ieri la gente a fiumi,
oggi  la fioca luce
di un grumo di candele
dove c’eran bambini
in fila nell’attesa
al chiosco dei dolciumi.
E quello sguardo truce
del martire fedele,
dal lampo più feroce
negli occhi suoi  vetrini,
che stretto al suo volante
si getta su di loro
col mostro sferragliante,
mentre innocenti sguardi
si girano a quel rombo
aperti dal terrore
chiedendosi cos’è.
E all’urlo tra la gente
che lancia il genitore
da lunge al suo bambino,
fa eco l’assassino
che grida il suo perché:
per far la volontà
di un dio onnipotente
che né parla né sente
e che lui chiama Allah.
Così la religione
per ogni atto atroce
trova la spiegazione.

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