giovedì 24 dicembre 2015

BUON NATALE



Nella notte ch’è dell’anno
la più nera senza eguale
solca il cielo con affanno
solo lui: Babbo Natale.
Tra l’immensità perenne,
sulla slitta traboccante,
ad un cenno le sue renne
lo trasportano all’istante
nelle case dei bambini,
che l’aspettano impazienti
dalla cappa dei camini
delle più svariate genti.
Dalla sua costellazione
lui non vede differenze,
ma soltanto l’espressione
delle stesse sofferenze.
Dallo spazio più profondo
lui lo sa che le creature
vivon nello stesso mondo
e son piene di paure.
Dai silenzi siderali
lui lo vede che la vita
non è mai ovunque uguale,
ma di varietà infinita.
Ma poiché all’uomo educato
non può chiedere la fede,
perché ha il cuore già impegnato
e al diverso più non crede,
così è solo all’innocenza
che ancor hanno i bimbi buoni
che dispensa con pazienza
il conforto dei suoi doni.


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